Repubblica ceca by Angela Di Gregorio

Repubblica ceca by Angela Di Gregorio

autore:Angela, Di Gregorio [Di Gregorio, Angela]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Diritto, Si governano così
ISBN: 9788815313904
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2013-10-14T22:00:00+00:00


6. La legislatura 2002-2006: finalmente la stabilità?

Dopo 4 anni di governo di minoranza dei socialdemocratici si sperava che le nuove elezioni portassero a un governo più stabile. Ma i risultati del voto sono stati sorprendenti da diversi punti di vista. In primo luogo il Partito comunista ha ottenuto una notevole affermazione con il 18,5% dei voti e 41 seggi. Ugualmente inaspettata è stata la differenza del 6% tra il vincente Čssd (30,2% e 70 seggi) e il secondo Ods (24,5% e 58 seggi: le previsioni davano tra il 2 e il 4% di differenza). Anche il risultato della coalizione Kdu-Čsl/US-Deu è stato notevole (14,3% dei voti, con 22 seggi alla Kdu-Čsl e 9 all’US-Deu). Tali sorprese possono essere spiegate per la scarsa partecipazione elettorale (solo il 58%, rispetto al 70% del 1998).

Anche in questa occasione, come nelle precedenti, la formazione del governo è avvenuta in base ad accordi successivi alle elezioni. I socialdemocratici hanno escluso una coalizione con i comunisti sulla base della risoluzione adottata dal congresso del partito nel 1995. Alcuni deputati socialdemocratici hanno cercato di far considerare sorpassata quella decisione ma essendoci ancora forti dubbi sul riformismo dei comunisti non ci sono riusciti. Alla fine si è formato un gabinetto tra Čssd (con leader Vladimir Špidla) e la coalizione bipartitica tra Kdu-Čsl e US-Deu, partiti che in precedenza si erano alleati con l’Ods. Tale governo aveva una maggioranza risicata, 101 seggi su 200.

Si è trattato dunque di una coalizione molto eterogenea, con partiti sia di destra che di sinistra. A causa delle differenze dei programmi politici il governo ha dovuto spesso lottare per trovare i voti decisivi. La legislatura è stata inoltre segnata da una serie di controversie interne ai maggiori partiti. Non essendo riusciti a far eleggere un proprio esponente alla carica di presidente della Camera dei deputati, alcuni membri dell’Ods hanno chiesto le dimissioni di Klaus, il quale ha deciso di non presentarsi alla successiva convenzione di partito. Nel dicembre 2002 l’Ods ha eletto come nuovo presidente Mirek Topolánek (senatore della Moravia) e ha avanzato la candidatura di Klaus alle elezioni presidenziali.

Nel corso di questa legislatura si sono avute diverse crisi di governo, dovute a una serie di fattori interni ed esterni alla coalizione: l’esiguità della maggioranza in parlamento, le divisioni ideologiche delle forze della coalizione (soprattutto i dissidi con la piccola ma decisiva componente liberale di destra), le divisioni interne agli stessi socialdemocratici che hanno reso precaria la leadership di Špidla (i «ribelli», sostenuti dall’ex premier Zeman, hanno criticato apertamente il premier accusandolo di compromesso con gli ideali di sinistra del partito). L’unico vero collante della coalizione è stato il forte spirito europeista.

Subito dopo la formazione del governo, la sua popolarità ha cominciato a declinare, nonostante la forte guida del premier, che ha saputo affrontare questioni rilevanti come le alluvioni del 2002 e l’ingresso in Europa nel 2004. Tuttavia la sconfitta alle europee gli è costata la leadership del partito e del governo. Tale disfatta in realtà è stata solo il catalizzatore di una crisi di popolarità iniziata già l’anno precedente a causa delle riforme della finanza pubblica.



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